martedì 9 agosto 2011

Giornalismi estivi

Ho idee ben precise sul giornalismo italiano, ma esporle significherebbe costringere i malcapitati lettori a righe su righe di pippe interminabili. Così, come insegnano nelle più prestigiose scuole di giornalismo (in cui chiaramente non rientra quello che ho faticosamente frequentato), mi limiterò ad analizzare i trend di questa calda settimana. Basta aprire l'home page di un quotidiano online a caso, facciamo il Corriere, per restare colpiti come un pugno in faccia dall'ipocrisia e dalla pigrizia di certi scribacchini del nostro Belpaese. In apertura le rivolte che da tre giorni stanno agitando Londra, col bilancio provvisorio di un morto e 650 arresti. Immediatamente sotto uno spiraglio di ottimismo: la Borsa chiude in leggero rialzo e Wall Street apre in positivo dopo il tonfo di ieri. A destra un box con tanto di foto sulla presunta e chiacchierata storia tra la campionessa di nuoto Federica Pellegrini e il collega Filippo Magnini. Il Corriere, uno dei più venduti quotidiani italiani, spara che finalmente i due avrebbero "consumato" il loro amore trascorrendo 12 ore in un residence. E lo spara persino prima della cronaca nera, della giudiziaria, della denuncia del degrado intorno al Colosseo e di tante altre notizie senza dubbio di maggior interesse pubblico della love story fra due ragazzi. 
Francamente non capisco la tendenza della quasi totalità del giornalismo italiano a lasciarsi andare a chiacchiericci da bar piuttosto che raccontare e far capire in che condizioni si trova questo Paese. E ancora meno capisco quei pettegolezzi maligni e bacchettoni, secondo cui una ragazza di 23 anni, la Pellegrini, non sarebbe libera di baciare, fidanzarsi, mollare chi vuole. Cosa c'è di rilevante nel sapere chi si porta a letto una ragazza? Non sarà che, proprio perché donna, allora "non sta bene", mentre se fosse un uomo sarebbe considerato un dongiovanni, un latin lover, e probabilmente invitato in qualche salotto televisivo a sfoggiare le sue conquiste? Io non sono un'accanita ammiratrice di Federica Pellegrini, né seguo particolarmente lo sport. Ma qualche sera fa, raccontando un episodio capitatomi, mi sono trovata a dover rispondere al commento poco carino di un tizio decisamente poco gentile che s'è permesso di dire "possibile che hai tutte queste cose da raccontare, ma quanta gente ti sei passata?". Sono convinta di "essermi passata" molte meno persone di quanto qualcuno immagini. Ma se anche ne cambiassi uno a sera, non sarebbero solo affari miei? Perché, ancora nel 2011, una donna deve essere vittima dello stupido e antico pregiudizio della "poco di buono", mentre ad un uomo tutto è concesso? Sono cose che mi fanno arrabbiare non poco, sarebbe ora che questo Paese cambiasse e si adattasse ai tempi.

2 commenti:

  1. credo che sulla Pellegrini (a differenza del commento che hai ricevuto da Mr Simpatia), il punto non sia nemmeno il moralismo triste ed ipocrita tristemente nostrano, ma si tratti solo di trito giornalismo pruriginoso, che in Italia va da matti. Della disoccupazione giovanile se ne fotte il 60% del paese, di quante volte si sia fatta scopare la famosa nuotatrice, no.

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  2. Non è una bella cosa ma purtroppo la penso come voi, la situazione è deprimente. C'è una volontà generale nel dispensare le notizie in un certo modo, questo faceva parte anche del piano di rinascita P2

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