sabato 8 ottobre 2011

Sciatteria femminina

Ieri per lavoro sono stata in una scuola di danza. C'erano delle foto da fare, tutte le allieve erano pronte con il body e i collant rosa, le scarpette e lo chignon. Io, alla loro età, ero una di quelle bambine con il culo pesante che cadeva ogni cinque passi e strappava le calze colorate appena indossate. Cos'è cambiato? In realtà molto poco, solo che ora ho la scusa di essere sbronza e le calze non le strappo più (non sempre almeno). 

Tornando al punto, ad accompagnare le bambine c'era una marea di madri. Alcune giovani, altre meno, alcune curate, altre palesemente esaurite. Una m'ha colpito in maniera particolare. Una donna che non avrà avuto più di 40 anni, portati malissimo, con una tinta malmessa, i capelli sporchi raccolti in una pinza tipo quelle da parrucchiere e le ciabatte ai piedi. Non ciabattine normali, carine da vedere. Quelle da casa, pelose con la zeppa, che lasciano le dita di fuori. Sotto, ovviamente, non mancavano i gambaletti color carne antisesso. Devo aver fatto una faccia oscena perché la maestra di danza s'è quasi scusata spiegando che "la signora abita qui di fronte". 

Io non sono mai stata quella che si trucca anche per andare a comprare il pane, anzi. Più di una volta sono scesa a prendere le sigarette con il pigiama e il giaccone sopra (cosa dovessi fare con le sigarette ancora prima di riuscirmi a vestire è un mistero). Capisco la comodità, i ritmi frenetici, il sentirsi di casa. Ma, cielo, non puoi diventare così sciatta soltanto perché abiti qui di fronte. Non puoi uscire in ciabatte, attraversare la strada in quello stato e farti vedere da tutte le amichette di tua figlia così. Non puoi ridurti ad essere semplicemente il contenitore che sforna figli e addio femminilità. 

Forse parlo così perché sono ancora giovane (?) e non ho nessuna intenzione, per ora almeno, di sacrificare la mia vita per qualche pupo. Ma poi ci credo che i mariti cercano altrove il sesso e le attenzioni. Questa non è affatto una legittimazione a tradire e sono del tutto contraria all'idea della donna come geisha accondiscendente e sempre perfetta, non sarei mai in grado di farlo. Ma non si può sposare una pantera del ribaltabile e ritrovarsi in pochi anni con una chioccia sovrappeso. Prima che madre sei pur sempre una donna, cerca almeno di conservare quel minimo di cura che devi a te stessa. 

13 commenti:

  1. in fondo dovremo chiederci chissà chi ha ucciso questa donna!!!!

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  2. la penso come te, certe volte vedo alcune donne che dopo il matrimonio ingrossano e diventano scrofe ambulanti...sembra quasi che il loro obiettivo sia stato raggiunto, accasarsi e intascare un marito, dopo di che il mondo può crollare, femminilità compresa!

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  3. Io trovo un po' troppo semplicistico il vostro ragionamento riguardo a questo. Ho 43 anni, sono separata, ho una figlia, soffro di disturbi alimentari in pratica dalla nascita, ho sofferto di depressione, a volte mi dico che sono morta e rinata non so quante volte in questa vita. Trovo superficiale e arrogante specialmente il commento di Michi, non si può giudicare così, non sappiamo cosa succede nell'intimo di una famiglia,di una persona. Ovvio che una donna deve tenersi, ma a volte non ci si fa, a volte si ha solo voglia di morire, ci si lascia passare la vita addosso, non si ha neanche la forza di pensare a rifarsi una tintura, figuriamoci truccarsi. Forse vediamo gli effetti su queste donne, o forse si tratta davvero di donne pigre, non possiamo saperlo. Le parole "scrofe ambulanti" sono offensive, mi fanno rabbia. E' una vita che combatto e non smetterò mai di farlo contro questi giudizi che denomina discriminazione

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  4. io son d'accordo con Iris, nel senso che trovo che una donna sebbene sia sposata non debba per questo rinunciare alla cura di se stessa: a vestirsi bene, ad acconciarsi i capelli o truccarsi. Semplici azioni che spesso vengono ridotte ad un "metodo per attirare attenzione" ma che in realtà non sono solo questo, anzi lo sono in minima parte.. sono qualcosa che ci fa sentire vive, alla continua ricerca di noi stesse, in continua protesa di migliorarci e di scoprirci ogni giorno nuove e belle. Non credo sia un problema di "taglia" o di lineamenti perfetti, come dice Sabrina non si può giudicare gratuitamente una donna di una certa età perché ha preso qualche chilo! a volte è dovuto a dei problemi fisici e non è colpa di nessuno! Uno può essere bello anche con qualche chilo in più, anzi ti dirò certe mamme son più belle con qualche chilo in più che con qualche chilo in meno!Io credo che il post volesse far leva non tanto sui problemi fisici ma sul fatto di non perderci, non lasciarsi abbandonare solo perché si sta con qualcuno. Bisogna curarsi di sè sempre per ricodarsi del proprio valore quotidianamente, perché abbandonarsi al pensiero "ormai non ho + niente da conquistare" è come lasciarsi morire un po' alla volta ogni giorno.

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  5. Quello che volevo esprimere - e forse l'ho fatto un po' troppo brevemente e semplicisticamente - è che non ci si dovrebbe mai trascurare fino a quel punto. Non per i mariti o per ciò che pensano gli altri, ma per se stesse, unicamente per ricordarsi di essere persone, donne, ancora prima che madri. Perché la società tende già abbastanza a considerare una donna con prole soltanto la "mamma di", non cadiamo noi stesse nel tranello! E' chiaro poi che ci sono eccezioni, cause di forza maggiore o patologie che rendono impossibile anche la minima cura di sé. Ma ho visto e sentito troppe dire "ormai", come se una volta partorito non si avesse più il diritto di vivere come ogni altro essere umano. Poi, ripeto, sono giovane, non ho figli e magari da osservatrice esterna è molto facile parlare!

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  6. Come di ho detto di la mi scuso per la mia irruenza, sono stata superficiale anche io perché ho risposto istintivamente non ponderando la globalità del tuo post. Concordo con te Iris e con Little Lay Terry che non ci si dovrebbe ridurre così Ho letto il commento di Little Lady Terry e l'ho trovato molto saggio come ho trovato saggio anche il tuo. Sai quanto anche io sopporti male i ruoli in cui buona parte della società vuole rilegarci, ben vengano le nostre discussioni;)

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  7. Sabrina mi dispiace, forse ho esagerato abusando di un termine un pò troppo offensivo, me ne rendo conto rileggendo il mio commento, ma voglio precisare che la mia offesa, se vogliamo considerarla tale, o semplicemente il mio sarcasmo, semplicistico, offensivo, snob, superficiale e arrogante, è riferito a quelle donne che si lasciano andare volutamente dopo il matrimonio, o dopo la conquista di un uomo. So cosa significa avere problemi alimentari, ingrassare di colpo di 10 kg e non riuscire più a buttarli giù, guardarsi allo specchio e non piacersi, non avere la voglia neanche di mettersi un filo di trucco, vagare per strada con la tuta piuttosto che con un jeans e una maglietta. Lo so benissimo perchè vivo anch'io questi momenti.Ma questi sono momenti, appunto. O in casi più gravi patologie, disturbi. E come tali sono delle eccezioni, non la regola, non consuetudine. Quello che mi fa più rabbia, e che confesso a volte mi disgusta, è che certe donne si trascurano volutamente, proprio perchè credono che ormai non c'è più nulla da conquistare, che il loro compito di donne, ovvero diventare madri e mogli, sia stato assolto.
    Forse quella donna del post avrà qualche problema, qualche disturbo o qualche momento no, ma se fosse semplicemente vittima di una pigrizia, io come donna non la giustificherei. Mi rendo conto che il discorso è complicato, probabilmente io non riesco a spiegarmi, ma credimi il mio non è un giudizio che denomina discriminazione, almeno negli intenti, forse con le parole ci sono andata pesante, e su questo posso correggermi, ma non volevo offendere nessuno.

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  8. Leggendo il tuo post mi sono fatta l'idea di una donna (purtroppo) depressa.
    Quando ci si ammala di depressione uno dei primi sintomi è proprio la trascuterazza che arriva anche a smettersi di lavarsi. A una che non trova il senso nemmeno di farsi una doccia come fai a spiegare che sarebbe meglio andare vestite bene e truccate? Ci vuole il medico.
    Detto questo: quando vado a prendere il grande dalla materna vedo donne di tutti i tipi ed io cerco di imitare quelle più curate perché mi sono resa conto che truccarsi anche solo per comprare il pane aiuta me nell'autostima, mi dà più fiducia, non che devo conquistare chissà chi.
    Poi vabbeh, per pura pigrizia sono andata in giro in mille modi e non so se il rendersene conto sia un'attenuante o un'aggravante... ^_-

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  9. Come ho scritto prima anche io ho avuto un approccio sbrigativo nella lettura del post e dei commenti, ritengo te e Iris (dal momento che ormai ci leggiamo e un po' ci conosciamo) ragazze sensibili intelligenti e questa discussione non fa altro che confermare questo. ;)

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  10. @ sabrina: grazie dei complimenti (chissà se meritati :D), ma sono contenta si sia chiarito tutto!

    @MelodiaNotturna: forse nei casi gravi, quando è realmente presente una patologia, i primi ad accorgersene e ad intervenire dovrebbero essere le persone che stanno più vicino a queste donne in difficoltà! Sulla pigrizia non commento perché sono la prima, ahimè!

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  11. Poi ferme restando la depressione, le pippe ecc. magari è proprio il marito il problema di certe donne. Uno che non da loro mai un minimo di soddisfazione per il loro essere compagne apprezzate e allora si meritano le arpie, le depresse, quelle che li cornificano a ogni piè sospinto e quelle che li cacciano di casa. potremmo scrivere delle telenovelas, a pensarci un po' sopra.

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  12. Sì, forse a volte i mariti dovrebbero rendersi conto delle fortune che hanno invece di voltare la testa e cercare chissà cosa altrove!

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  13. Forse parli così perchè SEI ANCORA GIOVANE - senza punto di domanda! Che c'ho anch'io venticinque anni e vado ancora a "scuola coi bimbi di venti. E' deprimente.

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