mercoledì 19 ottobre 2011

Cose da fare quando stai male

Quando sei malata, di una malattia ben definita, che però non ti mette la febbre come al 99% delle persone al mondo, e quindi non puoi usare la scusa "ho la febbre resto in pigiama a letto tutto il giorno", devi trovarti piccoli piaceri che ti donino soddisfazione.
Io mi sto impegnando tantissimo per regalarmi un briciolo di felicità. Punto di partenza è sempre lo shopping sfrenato, che mi meritavo dopo questo immenso periodo di stress. Così negli ultimi 7 giorni mi sono regalata gioia sotto forma di tre paia di pantaloni (uno estivo, ma non potevo resistere, era scontatissimo e il colore era troppo bello!), un vestitino di lana, un cappotto, un iPhone 4. Così, una di quelle cose che compri in preda ai raptus. Riesco a gestirlo abbastanza bene, ma a dire la verità sono ancora perplessa dall'app che calcola/regola il ciclo mestruale. Non sono riuscita a scaricarla, per decenza.
Tra le attività che riescono a dare soddisfazione al mio sistema immunitario ormai andato alle ortiche, c'è lo smalto. Cambiare colore delle unghie ogni tre o quattro giorni mi esalta e riuscire a stendere lo smalto in maniera decente mi fa sentire onnipotente. Questo giusto per dire quanto è piena la mia vita in questo periodo eh.
Ci sono poi le maratone di telefilm, in particolare The big bang theory, uno dei pochi che mi fa ridere da sola anche rantolante sotto una coperta in preda ai brividi. E, dulcis in fundo, i dolci. Giusto per aggravare ulteriormente il mio girovita appesantito nell'ultimo mese.
In tutti ciò il tizio sgrammaticato mi manda sms pieni di k per sapere quando ci vedremo e per dirmi che "se voglio posso farmi sentire". Coinquilina dice che continua a perdere punti, temo abbia ragione lei.
In tutto questo, oggi vado a tagliare drasticamente i capelli: magari un nuovo look mi riossigena il cervello, la salute e la vita.

p.s.: Sponsor di questo post la mia amorevole genitrice, che non solo mi propone dolcetti di ogni foggia e dimensione, ma soprattutto si diverte a spifferare a chiunque che ho "la mononucleosi, poverina". Così la gente mi guarda un po' schifata, indietreggia, e hai voglia a spiegare che se non mi limoni non rischi nulla. A tal proposito, stasera ho la festa di compleanno di una delle mie migliori amiche e nel weekend prenderemo un aereo e faremo cose folli. Chi è l'unica sfigata che non potrà non dico rimorchiare, ma a malapena reggersi in piedi, indovinate chi? Giuro che appena guarisco e non mi sento più 100 anni la smetto di lamentarmi!

6 commenti:

  1. uno che scrive propio e mette le k...beh io l'avrei già archiviato :)
    a parte gli scherzi, mi dispiace che ti sei beccata la mononucleosi!

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  2. Concordo con MichiVolo! E sappi che sono una fan sfegatata di Sheldon Cooper. ;)

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  3. si, ho presente il tuo stato perchè mio fratello è stato nelle tue stesse condizioni...dai, pensa alle gioie dei regali!!!

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  4. Grazie ragazze per l'appoggio! Una mia amica dice che se dessi una possibilità al tipo "almeno ci guadagnerei una cena". Ma temo di non superare l'antipasto se sbaglia un congiuntivo, quindi sono tentata di farmi gli affari miei!

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  5. Io sono del partito del lamento e della ricerca di attenzione e consolazione che in questi casi è lecitissimo. Senti però il tipo delle K potresti anche baciarlo ora come ora :DDD

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  6. ahahahahah ottima idea! Per ora faccio la lamentosa a letto ancora qualche giorno, poi andrò contagiando il mondo esterno :D

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