venerdì 23 settembre 2011

Radio Maria



A volte mi faccio molto male. Sigarette, alcolici, untissimi menu di Burger King, posizioni assurde nello stare al pc (dovreste vedermi adesso, per esempio, che poi mi lamento pure che "ho mal di collo e nessuno mi fa massaggi"). Qualche giorno fa ho deciso di provare qualcosa di diverso. Stufa della mia radio probabilmente risalente a prima che esistesse Radio Dee-Jay (e che per questo continuava a perdere il segnale), ho pensato "ora giro un po' e mi fermo sulla prima stazione che si senta decentemente". Tutti sanno qual è l'unica radio che si sente sempre, comunque, dovunque, in qualunque condizione climatica. No, non è Isoradio. Ovviamente Radio Maria! La speaker aveva la stessa voce che avrei io dopo essermi fumata due cannoni (ehm... non l'ho mai fatto giuro.......), ma il suo ruolo era quello di moderare le telefonate da casa. La prima signora richiedeva una canzone, "Madonna negra" o qualcosa del genere, per suo figlio a cui andava male tutto. L'altra era felicemente colpita dall'intercessione della Madonna per averle fatto incontrare, dal medico che si occupa del figlio sordomuto, genitori colpiti dallo stesso problema. Era tutto un "grazie Maria", è bello vedere come intervieni nelle nostre vite. Ora io dico: se non incontri genitori di sordomuti nella sala d'aspetto del medico che cura i sordomuti, dove pensi di incontrarli, in discoteca? Poi si sono messi a fare tutti insieme il rosario, nella sala d'aspetto. Non ho resistito oltre e mentre continuavo a ridere ho cambiato stazione. Lo so, sono cinica e blasfema, queste persone hanno problemi reali e di certo un grande bisogno di appigliarsi all'idea di una forza sovrannaturale che possa migliorare la loro vita. Ma le richieste di dediche alla Madonna no, quello è troppo anche per il mio stomaco forte.

(Colonna sonora, ca va sans dire, Judas)

post scriptum (presa da un rimorso di coscienza): sarà stata l'intercessione mariana, ma sembra che io abbia un lavoro. Non un lavoro vero, una collaborazione saltuaria. Ma alla fine di una settimana di autostima sotto i piedi e fastidiosi malanni da femmina media, mi sembra la notizia più bella del mondo!

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