La citazione è di un amico/collega particolarmente sensibile e geniale.
C'è che mancano un paio di settimane. E più studio, meno mi sembra di sapere. E mi sento ignorante. E rimpiango di essere stata così calma finora, perché come al solito l'ansia mi frega sullo sprint finale. E odio le persone che mi mettono ansia, che vogliono farmi domande su Skype, che mi scrivono solo per buttarmi addosso la loro merda. E odio chi non capisce e "che sarà mai, vieni a fare l'aperitivo ad 80 km".
Ma penso che sono al punto in cui desidero essere da una vita. E che domani è il compleanno di un grande pezzo di cuore che mi sta vicino da quasi dieci anni. Che sabato lo festeggeremo nel miglior modo possibile. E che qualunque cosa accada per queste persone io sarò sempre la migliore (anche se in questi giorni mi sento inutile, ignorante e ben poco appetibile). E soprattutto penso che, per fortuna, le sindromi premestruali ogni tanto passano.
* Il senso di questo sproloquio è che chi tenta di contagiarmi con la sua ansia o vuole sfoggiare la sua presunta superiorità può andarsene beatamente a fare in culo. Senza censure.
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