Lo so, lo so che è di cattivo gusto parlare delle performance maschili. Soprattutto se non sono esattamente esaltanti e soddisfacenti. Ma ad una cresciuta a colpi di cinismo e Sex and the city, che la mattina dopo la prima volta ha chiamato le amiche del cuore per raccontare che sì, era davvero bellissimo come dicevano, è concesso anche sparlare.
Non racconterò i dettagli dell'imbarazzante prestazione, causata non soltanto da una natura poco generosa del lui in questione, ma anche da una certa propensione all'alcol. Preferisco concentrarmi, invece, sull'assoluta inesperienza degli ultra 20enni italiani. Non so se dipende dal cattolicesimo imperante nel nostro Paese, dallo stupido tabù sessuale che non permette di parlare liberamente del tema, da una certa pigrizia dei maschi italici. Qualunque sia la causa, trovo che i più siano guidati da falsi miti e analfabetismo sessuale. Passi l'amico che mi ha detto "non hai mai visto un film porno, allora dove hai imparato?": non era tra le mie mire, quindi poteva benissimo andare a demolire i sogni e il piacere di qualcun'altra. Ma l'ultimo che mi è capitato dovrebbe davvero seguire uno di quei corsi a cui ci obbligano a partecipare da ragazzini, quando le femmine sono imbarazzate a parlare di ciclo di fronte ai ragazzi, e i maschietti celano la loro inesperienza dietro battutine idiote sulla lunghezza del proprio arnese.
L'ultimo in cui mi sono imbattuta ha 23 anni, qualcuno in meno di me, ma abbastanza per dare per scontato che sappia cosa deve fare. La realtà, naturalmente, è ben diversa. E' stato imbarazzante, e io sono una di quelle che arrossisce per poche cose. Concedersi a qualcuno che non sapeva che farsene, perché sembrava non avesse idea di cosa stesse facendo, è frustrante quanto avere una gran sete, una brocca d'acqua di fronte e non poterne assaporare neppure un sorso. Talmente frustrante che ad un certo punto, sfinita, ho finto di essere talmente stanca da voler dormire. E lui, stallone in erba, ha continuato ad insistere, a tentare di non farmi dormire, a continuare la sua penosa prestazione. Teatrino che è continuato anche al risveglio, senza capire che, se io mi ritraevo, era perché non ne potevo più delle sua mani ovunque. Un peccato e una gran delusione: l'ho aspettato per un tempo lunghissimo, a saperlo prima avrei evitato del tutto.
A parte questo, vorrei che i maschietti capissero qualcosa. Non c'è nulla di male nell'ammettere di non saperci fare, non c'è bisogno di fingere grande esperienza se poi non si è in grado di mettere a proprio agio una donna. Il più delle volte i presunti stalloni sono quelli che non ti rendono felice neanche un po'. Senza contare, poi, i preservativi. Miei cari, so benissimo che c'è crisi, i soldi sono pochi, che entrare in farmacia e chiedere profilattici può risultare imbarazzante (anche se non ne vedo il motivo). Ma, cielo, uscite con una ragazza che volete portare a letto e non li comprate? E le dite "aspetta scendo un attimo a prenderli al distributore"? No, miei cari, la protezione è la prima cosa. Altrimenti meritate di trovare, al vostro ritorno dal fatidico distributore, la poveretta addormentata e ronfante. Sì, quella addormentata ero proprio io. Ma quando ci vuole...